L'occhio come strumento di indagine persistente





Occhialoidi è un termine che va a definire alcuni dispositivi in ferro, pensati per occhi acuti e mutevoli. I vari esemplari progettati portano l'attenzione sullo sguardo, in modo inedito e accattivante.

 Viene in particolare promossa una "disarticolazone" dello sguardo stesso, seguendo una prospettiva formale e poetica di tipo avventuroso.

L’occhio in questa prospettiva non va inteso secondo una valenza puramente oculistica, ma come un vero strumento di indagine persistente, quasi uno scandaglio proiettato nei dislivelli dei paesaggi interiori o proteso verso le realtà stratificate del mondo esterno.

Diffusione sul piano nazionale e internazionale

All'interno della Biennale d'Arte di Chianciano (edizione 2022) gli Occhialoidi sono stati esposti in forma di installazione e premiati dalla giuria critica dell'ICAC. 

Va poi ricordata una presenza a Madrid, nel Teatro El Montacargas e inoltre nella triplice mostra collettiva intitolata Le Porte dell’Aldilà a cura di Susanna Horvatovicova, inaugurata a Praga nell’ex Istituto di chimica macromolecolare e successivamente portata in altre due tappe della Repubblica Ceca.

Tra le altre città coinvolte: Terni (festival Siamo fatti per questi tempi) Roma (festival Nuova Consonanza e festival Alice nel paese della Marranella), Venezia (festival delle Arti della Giudecca). 

In forma performativa alcuni dispositivi sono stati proposti presso Officine Dinamo in Roma, per l’evento Sono le ciglia luoghi di coltivazione e ancora presso la Biblioteca Rispoli. 

Ulteriori mostre e azioni -performance a Prato (presso Nuovo Magnolfi) a Bruxelles (presso Piola Libreria) a Padova (presso libreria Zabarella)e nuovamente a Roma (presso la Sala Teatro della Casa dello Studente).

A Losanna diversi Occhialoidi sono rientrati all’interno di un concerto – spettacolo portato presso la Haute Ecole de Musique et Conservatoire. In questo caso specifico Anna Laura Longo si è esibita anche come pianista e come performer. 

Tappe ulteriori si sono avute a Macerata (Biblioteca Mozzi Morgetti) e Luxembourg (Cercle Curiel). 

Il processo è dunque costantemente in fieri e non cessa di essere sviluppato e prontamente ricalibrato a seconda degli spazi e dei contesti. 

Non vanno dimenticati gli interventi, peraltro molto riusciti, in spazi oculistici veri e propri o legati strettamente all’ottica, con effetti di straniamento poetico, certamente affascinante per i visitatori. 

Sarà utile ricordare in tal senso le vetrine d’Artista Mondello e Mondelliani in Roma e PROPHILO a Mestre. 

Uno dei principali intenti è quello di affrontare (e lasciar danzare) la complessità del reale, generando compenetrazioni coinvolgenti.  

"Apri il tempo a una militanza dello sguardo" è il motto principale racchiuso nel progetto artistico.

Sarà utile coglierne le tracce di eleganza concettuale e assorbire il lascito di sorprese e di intensità, che in vario modo avvolgono il tema ampio della visione.

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Anna Laura Longo è pianista, performer, artista visiva, autrice di poesie e inoltre saggista. Come indagatrice sonora lavora in direzione di una metamorfosi delle forme di musicalità, spingendosi a riformulare il rapporto con lo strumento in modo eclettico e polivalente. Tra le pubblicazioni  di argomento musicale: Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013) vincitore del premio internazionale Lago Gerundo. 

Le ricerche nel campo della scrittura, con esperimenti di riformulazione della parola poetica contemporanea, sono sfociate in pubblicazioni tra cui; Plasma/ sottomultipli del tema “Ricordo” (2004), Nuove rapide scosse retiniche (2009), Procedure esfolianti (2011), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (2016), Declinazioni del timbro 2023). 

Il lavoro portato avanti è particolarmente eterogeneo e si traduce in ricerche basate su una propagazione e compenetrazione di stimoli. Le installazioni e le opere di tipo plastico-visuale fanno leva su materiali come ferro, tessuto, pane, lattice, eco-pelle. 

I libri d’artista e libri-organismo sono stati racchiusi nel progetto intitolato Sul concetto di pagina-suolo e stanno conoscendo una diffusione su scala internazionale. Sono stati realizzate più di 20 opere legate a questo tema, con partecipazioni in festival e Biennali in paesi esteri, con acquisizioni in collezioni private e legate a importanti centri museali

Le opere in questione sono per lo più incentrate sul concetto duplice (e cangiante) di movimento e sommovimento del pensiero e risentono di originali riflessioni riguardanti la mutevolezza e pregnanza dello sguardo,  con riflessioni costanti sulla libertà d’azione, con particolare riferimento allo schierarsi e al “sondare”.



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